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LA POLITICA DEI FATTI E I FATTI DELLA POLITICA

di Rocco Positino*

Gentile redazione,
sono ormai diversi giorni che ci penso e, combattuto se scrivere o meno, alla fine ho ceduto. Vi è principalmente una questione di necessità; la voglia di ritrovare un costante dialogo con i cittadini come quello che avevo prima, perché essenzialmente credo nelle persone.
Indirizzo a voi due pensieri che dall’ultimo Consiglio Comunale occupano una parte della mia mente.
Devo dirvi che ho vissuto due grandi sentimenti contrastanti: l’uno positivo e l’altro di sdegno.
Ad avermi procurato piacere ed anche soddisfazione – come accennerò a breve – è stata l’adozione di un deliberato di consiglio che finalmente definisce una volta per tutte la disciplina sugli usi civici, con i relativi indicatori per le procedure riguardanti le affrancazione, d’ora innanzi giusti, equi e vicini alle esigenze dei cittadini.
Chi fa politica – o l’ha svolta in passato – si trova a godere poche volte delle gioie del proprio lavoro, per una serie di motivi ora impossibili da riassumere. Questa ne è una, seppur postuma al mio operato in amministrazione. Difatti, permettermi questa innocente vanità, mi sono speso e non poco affinché si seguisse un determinato percorso, coinvolgendo gli esperti che alla fine hanno indirizzato gli attuali amministratori, come potete vedere da queste due note (allegate al termine dell’articolo), debitamente protocollate a Dicembre 2018 e a Giugno 2019.
L’altro pensiero, come vi dicevo, però poco piacevole, è frutto di un passaggio, volutamente rimarcato ed evidenziato, del Sindaco che, nel cercare di far passare al meglio l’operazione dell’istituzione del Presidente del consiglio (questo a costo zero, e ci mancherebbe altro!) ha sottolineato che gli uffici hanno provveduto a liquidare agli ex-consiglieri i gettoni di presenza del mandato 2014-2019, e di queste somme gli unici a non aver beneficiato – perché vi hanno espressamente rinunciato – sono stati lui ed il consigliere Perrone, attuale Vice-Sindaco.
Tutto vero! Io, come gli altri, ho percepito la somma per i gettoni di presenza (per me sempre presente in consiglio – credo di aver fatto solo due assenze – mi sono stati riconosciuti € 313,00 in totale). Non mi sono distinto come loro hanno fatto; certo, non ho rinunciato ed ho beneficiato di quell’obolo, ma di sicuro ho evitato di assumere un atteggiamento ipocrita e furbo. Sì, ipocrita e furbo!
Non può essere accettato il comportamento di chi tiene a rimarcare una differenza di stile e di sostanza quando, nelle stesse condizioni assume poi un identico comportamento.
Allora, se vogliamo dirla tutta, per dare contenuto e valore al gesto precedente, l’attuale condotta non dovrebbe conformarsi?
Perché il Sindaco ed il suo Vice, ora nelle nostre stesse condizioni, non vi rinunciano? È una questione meramente di somme, visto che ora, per quel che riguarda il Sindaco ci sarebbe da rinunciare a svariate decine di migliaia di euro per l’intero mandato a fronte di pochi spiccioli?
Ipocriti prima o ora?

*Consigliere comunale 2014-2019

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