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Quando gli alberi camminano… a volte cadono

Da qualche giorno lo slargo laterale al campanile, incrocio tra via Indipendenza e Via San Rocco, è orfano di un importante e vigoroso albero, una pianta che da anni ormai ornava un luogo ai piedi della nostra torre campanaria. Pungolati dal diffuso stupore dell’opinione pubblica abbiamo approfondito la vicenda, che, nonostante la sua rilevanza, non è ancora stata commentata dall’amministrazione. Leggendo l’ordinanza del Sindaco, pubblicata sull’Albo Pretorio Comunale, si apprende che la pianta si mostrava pericolosa per l’incolumità dei cittadini e delle cose. Di fronte a questi presupposti noi riteniamo che nulla si può obbiettare, anzi bisogna mostrare riconoscenza a chi amministra per l’attenzione che manifesta a garanzia della sicurezza di tutti. Non si può di certo dubitare che di fronte a questa iniziativa ci possa essere stato un approccio semplicistico e superficiale. L’unico dato che possiamo, invece, porre in evidenza e che presta il fianco a polemiche, è che il presupposto dell’Ordinanza firmata dal Sindaco è vistosamente carente di un qualsiasi rimando a perizie tecnico-forestali – necessarie nelle procedure di questo genere – che ne sanciscano l’effettiva pericolosità e la determinazione che l’altezza raggiunta dalla pianta effettivamente abbia rappresentato un pericolo. Magari da parte del Sindaco una integrazione, seppur postuma, di questa ordinanza, sarebbe un’azione politicamente apprezzabile, quantomeno per fugare ogni minimo dubbio, approfittando anche del momento per chiarire dove è stata stoccata la legna ricavata dal taglio e quale destinazione è stata indicata. Ci auguriamo che il legname sia stato, così come si è fatto solitamente, depositato nel garage comunale e affidato all’ufficio sociale allo scopo di sostenere le necessità delle famiglie più bisognose della nostra comunità.

L’argomento stimola, inoltre, progettualità di visione e prospettive che portano all’attuazione di pratiche virtuose in sintonia con la cultura ambientalista. Ci riferiamo a quella bellissima consuetudine che, al taglio di alberi, si preferisca lo spostamento delle piante e la loro delocalizzazione in altri luoghi del paese o, laddove non è tecnicamente possibile, alla compensazione ambientale, così da mantenere in pari il “bilancio verde” del nostro paese. Per questo motivo, ma anche per implementare il patrimonio botanico, ci renderemo promotori dell’adozione di un progetto denominato “Un albero per ogni nato” di cui vi daremo notizia.
Da questa esperienza non vorremmo dedurre che questa amministrazione che è così attenta agli alberi che camminano dimostri meno sensibilità verso quelli che stanno fermi.