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I nostri auguri di Natale

La storia che vogliamo raccontare per porgervi i nostri auguri risale a più di un secolo fa, ha per protagonisti i soldati inglesi e tedeschi e si svolge sul fronte occidentale della Grande Guerra. È il primo Natale da quando è scoppiata la guerra, una logorante guerra di posizione combattuta nelle trincee che attraversano tutto il continente e che rappresentavano la vita quotidiana di quei soldati il cui unico scopo era uccidere o farsi uccidere per conquistare qualche metro di terra. Insomma la notte di Natale di quei ragazzi sarebbe stato quanto di più lontano si potesse immaginare dal tepore delle nostre case, dalle luci e i luculliani pasti con cui noi celebriamo questa festa. Ma quella notte avvenne un miracolo: i soldati tedeschi iniziarono ad addobbare le loro trincee ed a esporre piccoli simboli di festa, gridando i loro auguri ai nemici inglesi e cantando le tipiche canzoni della tradizione tedesca. Gli inglesi raccolsero l’invito e fu concordata una tregua per il giorno di Natale. I due schieramenti si incontrano, parlarono e addirittura organizzarono una partita di calcio, fino a quando i vertici dell’esercito, venuti a conoscenza di questo sgradito e pericoloso imprevisto rimandarono tutti ai posti di combattimento cercando di tenere nascosto quando accaduto. Ma quei giovani avevano compreso di avere davanti altri uomini prima che nemici, che come loro soffrivano i patimenti di “un’inutile strage”. Allo stesso modo combattevano il freddo che aveva avvilito il Bambino di cui, nello squallore della trincea, erano riflesso vivente. Gli era stata insegnata la legge della guerra, quella legge che dice di annientare il nemico e tentare di salvare se stessi; ma loro rispondevano ora ad un’altra legge, quella di un Dio che incarnandosi abolisce ogni legge perché l’uomo stesso sia la legge.

Con questi sentimenti vogliamo rivolgere a tutta Satriano i nostri auguri di un sereno Natale da trascorrere con la famiglia e con gli amici. Un Natale che non sia dominato dall’euforia della festa ma dalla vera gioia che può giungere solo da una dimensione di senso profondo di quanto si fa. Il nostro sentito augurio a quanti ci hanno seguito e sostenuto in questo anno che volge al termine, a tutte le associazioni presenti sul territorio, alla comunità parrocchiale e alla società civile.